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Tre Fontane di corsa .....😘😘

domenica 25/6/17 
   
Buongiorno a tutti non ci sono parole adatte per descrivere ciò ma cercherò di trovarle perché non si può non scrivere due righe.
Il sottoscritto è da tempo che dice noooo nooo non è possibile quest'anno "scinnu e curru a lu me paisi" dopo vari tentativi quest'anno c'è l'ho fatta a partecipare alla 3°edizione di tre fontane di corsa, un grazie particolare va alla mia famiglia che ci ha sostenuto in tutto  come supporto logistico e culinario vi amo family....


Una gara che si svolge su circuito cittadino. I km erano 6 per donne e over 60 e per il resto erano 7,5 km.
Ma la cosa bella è che essendo iscritto ad una società di atletica di Paderno Dugnano chiamata EUROATLETICA2002 ho proposto questa trasferta in Sicilia ....mi nemmeno una volta l'ho ripetuto in giro in pochi giorni eravamo 14 euroatleti a partire ...dalla campionessa Valentina, al mitico Pietro Britta, all'intramontabile Giuseppe Monaco (il saggio), passando da Rino detto  L'Aquila (spennato da Bruno Mutti) e compagna Laura, al Grande team manager di Nicolò e alla stupenda Mariaaaaaa, alle triatleta Floriana al Grande dottor. Pesco, e la Francy inossidabile e al Grande mitico LIBERO coordinatore di eventi e grande atleta.
Ci sono quelli che sono specialisti , nel senso che i loro racconti sono ricchi di dettagli sui nomi dei luoghi attraversati, spesso l'attenzione ai nomi travalica i luoghi stessi, come se il nome ne contenesse la descrizione o la suggestione. Il ponte x, il colle y, la piazza z forse rievocheranno qualcosa in chi li vive o li ha vissuti, ben diverso se non ci si è mai stati"
E' una riflessione (ma fortemente ironica) sui mille e uno modi di raccontare una gara.
Questa è la prima volta che corro davanti ai miei familiari è vi garantisco che è un'esperienza ed emozione unica ..
Tante volte il racconto rimane soltanto come una elencazione di luoghi, di posti di ristoro, di alimentazione ed integrazione, di aspetti performativi.
Di rado, tuttavia diventa espressione dell'autentica elaborazione di un'esperienza "di viaggio" che, alla fine, ci può far sentire diversi.
Ma, ovviamente, ogni modo possiede un suo intrinseco valore che deve essere rispettato, restando fermo il fatto che il rimanere ancorati al puro ed essenziale evento performativo, rende il racconto fruibile soltanto ad altri runner che possono utilizzare quel racconto.
Il racconto di una corsa, come elaborazione dell'esperienza, rende invece quel racconto "universale" e fruibile a tanti altri che, pur non essendo interessati alla corsa in sé, possono avere un'interesse nel vedere come la corsa possa diventare metafora della vita che, anche se in un arco temporale ristretto, si presenta con le sue gioie, i suoi momenti di meraviglia, i suoi dolori e le sue pene e che implica anche il contatto profondo con le proprie esperienze emozionali antecedenti che, emergendo via via durante la performance della corsa, sono come le nuvole che arrivano senza un ordine prestabilito, passano e vanno via oltre l'orizzonte o, a volte, stanno, accompagnandoci nel cammino per un tratto più o meno lungo.

Peppe Fulico😘

  

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