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Resegone: visualizzare l’obiettivo

Uscito dalla galleria di Monza la pioggia ha quasi smesso, il tempo dovrebbe migliorare durante il giorno, a ovest il Rosa è coperto da nuvole bianche, chiazze di sole illuminano già i Corni di Canzo a Nord, una spruzzata di neve copre la cima maestosa della Grigna e ad est infine c’è la cima frastagliata  del Resegone. Lo vedo tutti i giorni ed anche più volte, andando al lavoro, quando vado verso la mensa, quando corro, la chiamerei … “visualizzazione dell’obiettivo”!

Per le piogge dei giorni scorsi decido di rinunciare ad affrontare il bosco, provo quindi un nuovo percorso, con salite più brevi ma più ripide, da percorrere con brevi intervalli di salita e discesa.

Alla scuola di Albiate faccio partire il Garmin,  attraverso il paese insieme ai colleghi  e giù verso il Lambro alla frazione Ponte, breve tratto lungo il fiume. Terminato il 1° chilometro inizia il primo strappo verso Rancate, 500 metri, da quota 202 m. sino a 240, 8%, tagliando i tornati fino a costeggiare Villa Biffi per svoltare a sinistra dopo la parrocchia, il gruppo si sgrana, ognuno con il suo passo.

La strada spiana leggermente per poi continuare a salire con una pendenza più contenuta, le poche case danno spazio via via agli alberi, ma non si tratta di boschi, ma di giardini ordinati all’interno dei quali si scorgono dimore di pregio, continuo a salire superando il ponte sopra la ferrovia.

Ora le querce oltre le recinzioni si fanno molto più maestose, è il 3° chilometro, svolto a sinistra lungo la ripida discesa verso il Lambro. Nell’altro versante si stagliano i campanili delle chiese di Carate, attraverso il passaggio a livello ed affronto la discesa dei tornati  proseguendo fino al ponte sul Lambro.

E’ ora del dietrofront, 212 metri s.l.m. 4° chilometro, inizia la salita verso il primo tornate e poi il secondo, 12% nei tratti più duri, 600 metri complessivi con pendenza media del 10%. Spiana poi un po’ a tratti, ritorno al bivio precedente e proseguo a sinistra verso Calò con saliscendi fino a raggiungere la ripida discesa della settimana scorsa, questa volta in senso inverso.

Al sesto chilometro e mezzo sono in via Monastero dopo Fonigo in direzione Pobiga, tratto di percorso inverso rispetto alla “Double Classic” , che si raggiunge con  200 metri al 10%. Proseguo ancora infine verso Montemerlo, tornando alla strada principale che, verso destra porta con un a lunga discesa a Triuggio, tra i campi.

Attraversato il passaggio a livello è ancora discesa, lascio la strada per il percorso pedonale e, dietro il palazzo del comune, rallento bruscamente dopo le scale: è un vero tappeto di petali, profumo intenso del glicine spettacolare che copre integralmente l’altissimo pino che domina il paesaggio sottostante.

Sono nuovamente a Ponte Albiate, chilometro 9,8, pronto a riaffrontare l’ultima salita che ho già descritto in precedenza, 400 metri che, a questo punto, si fanno sentire. Spingo deciso, sull’erta ombreggiata, poi il piano e di nuovo alla scuola dopo 10,5 chilometri per 193 metri di dislivello complessivo.

Alla prossima, corsa in montagna, pioverà?

Ciao

Marco Mariani

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